Video finalista del concorso indetto da
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA e WOMEN LEADERS INTERNATIONAL
2015
Musiche di Giorgio Colombo Taccani
Controra, per pianoforte (2014), eseguito da Francesco Prode.
Memoria, per orchestra (1995-2010), eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, diretta da Franck Ollu.
Suoni registrati in presa diretta a Milano (piazza Fontana, piazza San Babila, via Monte di Pietà, piazzale Cadorna).
“L'acqua diventa ora digitale grazie alle magie delle nuove tecnologie, continuerà a scorrere per l'eternità, luminosa e viva, capace di rapirci e stupirci come l'acqua seicentesca delle fontane romane.”
Fabrizio Plessi
Decontestualizzare l'acqua e ricercarla nel proprio vissuto "interiore", quindi nel contesto di una realtà "altra", ha significato una tappa fondamentale del mio personale percorso figurativo, all'interno di uno sforzo concettuale che potesse alludere a significati simbolici e metaforici.
La fase operativa è stata preceduta da un approfondimento delle tecniche audiovisive e della loro evoluzione tecnica, e dallo studio delle diverse personalità artistiche, delle opere e delle video-installazioni realizzate negli ultimi decenni, nell'ambito di esperienze molteplici, sviluppate tra arte, cinema, teatro e musica.
La connotazione peculiare del mare in città riflette sulla necessità di un rapporto dialogico tra scrittura video e raffigurazione pittorica. Le immagini sono evocative di significati e rimandi allusivi dell'archetipo acqua come elemento primigenio che persiste e pervade il contesto urbano. I suoni naturali dell'acqua si compenetrano nella musica contemporanea che si insinua, si sovrappone e infine tende a svanire nel processo memoriale involontario.
Da "Il mare rievocato"
Matilde Bonaita
2014
Musica di Giorgio Colombo Taccani
Il mare immobile, per tre flauti dolci bassi (2001-2007)
Suoni registrati in presa diretta a Milano (piazzale Corvetto)
Le piccole bolle che si formavano sulla superficie dell'acqua, che scorreva lungo la lieve pendenza della carreggiata, rievocano l'approssimarsi progressivo dell'acqua quando risale l'alta marea.
Da "Il mare rievocato"
Idea, filming & editing / Matilde Bonaita
2014
Musica di Giorgio Colombo Taccani
Alastor, per violino solo (2013), esecuzione di Francesca Bonaita
Attraverso la proiezione del contenuto di un cilindro di plastica trasparente, riempito d’acqua, in cui sono sgocciolati inchiostri colorati, si è ricercata l’evocazione di un fondale marino e del suo ecosistema.
Da "Il mare rievocato"
Matilde Bonaita
2014
Musica di Ivan Fedele
Arcipelago Möbius, per clarinetto in Si bemolle e trio d’archi (violino, violoncello, contrabbasso), 2004
Suoni realizzati e mixati digitalmente.
Nel mese di maggio 2013 sono state realizzate alcune brevi riprese dell’immagine del sole, in orario tardo mattutino, visibile attraverso la tramatura di una tenda a pacchetto, di lino bianco, posizionata contro il vetro di una porta a finestra. Mediante tale effetto si è rievocata la possibile visione del sole come se si provenisse dalla profondità del mare, risalendo verso la superficie dell’acqua. Creando movimenti del tendaggio, è stato possibile simulare gli effetti del moto ondoso e dei movimenti corporei dell’individuo che tenta di riemergere, in cerca della luce. L’idea dell’abisso è evocata dalla lunga dissolvenza delle immagini al nero finale, contemporanea alla dissolvenza sonora.
A three-channel video projection on painted canvas.
Project / Matilde Bonaita
Painting, filming, video editing / Matilde Bonaita
November 2015
Music / Giorgio Colombo Taccani
- I muri bianchi di Endenich, 2011, for piano (performed by Adele D’Aronzo)
- Alastor, 2013, for violin solo (performed by Francesca Bonaita).
The dialogue between painting and video projection.
My work was originally created for the International Year of Light 2015. It’s characterized by the effort to explore the synergy between the intangibility of images made of light and matter that are projected, through the use of video, on three different pictorial surfaces on which light produces disparate effects, and the surfaces themselves.